Diventare "Utente monte"
I nuclei familiari residenti da almeno 5 anni nel territorio dell'Ente hanno diritto di diventare Utenti Monte, e di partecipare così in prima persona all'amministrazione del patrimonio antico dell'ente collettivo - ovvero le terre di originaria proprietà e i corpi idrici sui quali i residenti esercitano usi civici - così come riconosciuto anche dalla recente legge 168/2017, art.2:
Le comunioni familiari vigenti nei territori montani continuano a godere e ad amministrare loro beni in conformità dei rispettivi statuti e consuetudini, riconosciuti dal diritto anteriore
Tale diritto si esercita esclusivamente dietro istanza del rappresentante del nucleo familiare, presentando (presso la sede della Comunanza Agraria o in occasione delle Assemblee degli Utenti Monte) la richiesta allegata accompagnata dai documenti di identità di una simbolica "tassa" Utente Monte una tantum.
Si entra cosi a far parte della comunione familiare degli utenti monte. Per noi la terra è il luogo di manifestazione di valori sociali, ambientali e paesaggistici delle comunità di riferimento percepite come ininterrotte catene generazionali1 e in cui la "terra", in quanto bene collettivo, è strettamente collegata al godimento della collettività e delle sue generazioni future, ed è oggetto non già di sfruttamento ma di buon governo2.
Infatti solo le comunità che si trasmettono e conservano per generazioni non solo il bene, ma anche il patrimonio di sapienza collegato ad esso, riescono ad acquisire nel tempo una conoscenza profonda dell’ecosistema 3 così da poterlo governare secondo una nuova declinazione che valorizzi gli interessi ambientali, cioè l’utilizzo razionale e responsabile delle risorse naturali in attuazione del principio dello sviluppo sostenibile.4
Poichè solo le comunità locali che da secoli popolano un ecosistema conoscono i meccanismi profondi, i servizi e i limiti necessari alla sopravvivenza degli ecosistemi stessi5, riportare le famiglie della comunità gualdese a vivere, conoscere, amministrare in prima persona i propri assetti fondiari collettivi è il fine che la Comunanza Agraria persegue costantemente.
Il dovere di amare e curare il nostro tesoro naturale è di ciascuno di noi, e non è più delegabile.
Per qualsiasi dubbio o ulteriore informazione si può contattare la Segreteria della Comunanza Agraria o direttamente in sede, in via Bersaglieri n°1, Gualdo Tadino (aperta il mercoledi e venerdì ore 9:00 - 12:00) o telefonicamente al numero 371 338 4 228 in orario di ufficio.
note:
1: prof. Paolo Grossi, giurista e storico italiano, Presidente Emerito della Corte costituzionale
2,4 : prof. Mauro Pennasilico, docente ordinario di Diritto, Università degli Studi di Bari Aldo Moro
3,5: prof. Giancarlo Montedoro, docente di diritto pubblico dell’economia presso la facoltà di Economia dell’Università LUISS Guido Carli