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Lavori nella pineta di Sascupo: necessari e a regola d'arte.

La recente sentenza del Commissariato agli Usi Civici va di nuovo a confermare la bontà dell’operato svolto dall’Appennino Gualdese sulle proprietà collettive, nel ricorso intentato dal comitato “Gualdo Valore Comune”.

Secondo il Giudice infatti il diradamento delle pinete “è necessario in quanto fisiologico nel ciclo evolutivo delle formazioni di alto fusto, ed è stato previsto in un progetto di taglio in ossequio alle norme forestali vigenti, approvato con le prescrizioni imposte dalla competente autorità amministrativa AFOR ed eseguito come prescritto”.  Sempre dalla sentenza “In conclusione l'intervento, da un lato, si rendeva necessario per la salute del bosco e, dall’altro, non ha inciso sul diritto di legnatico.

Le falsità divulgate dal suddetto comitato hanno generato l’ennesimo ricorso pagato dai cittadini e dalle famiglie proprietarie, hanno bloccato per anni gli interventi forestali necessari con grave danno economico e ambientale - lo stato della Pineta del Soldato è sotto gli occhi di tutti - e hanno istigato la mano che ha sabotato i mezzi forestali, col conseguente pericolo per tutti i lavoratori che vi operavano.

Tutto questo non fermerà la corretta tutela e gestione delle proprietà collettive da parte dell’Appennino Gualdese; entro l’anno verrà infatti presentato il nuovo Piano di Gestione Forestale del patrimonio collettivo. 

Questo intervento a regola d’arte è un esempio di un modo di possedere e di gestire il patrimonio naturale da parte della comunità che lo abita e lo ama, fuori da ogni logica e controllo politico: forse per questo a una certa politica non piace, non avendone il controllo, e arrivando così a parlare di “attacchi alla democrazia”.

L'arresto di un funzionario di Regione Umbria e le recenti notizie di corruzione e sversamento di rifiuti pericolosi in una cava a Gualdo Tadino non possono non preoccuparci, così come ci preoccupa la frana che da ormai otto anni attende invano le ordinanze di ripristino che ci consentirebbero di tornare a godere di Rocchetta e Valle del Fonno.
Auspichiamo che gli Enti territoriali rispettino le leggi dello Stato e l’ambiente, e lavorino a beneficio dei propri cittadini, non contro.

Cogliamo l’occasione per invitare tutte le famiglie Gualdesi alla partecipazione in assemblea, dove insieme si continuerà a trovare idee e soluzioni per la gestione sostenibile del nostro patrimonio naturale, che ricordiamo appartenere non a Comune o Regione, ma alle famiglie Gualdesi.

In allegato la sentenza completa.

Allegati:
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Tags: Gualdo Tadino, Usi Civici, Sentenza, Legnatico, Taglio, Bosco, perizia, pinete, diradamento