Il Consiglio di Stato nega la sospensiva a Rocchetta S.p.A.
Accogliendo le richieste della Comunanza, il CDS rigetta la richiesta di sospensiva avanzata dall'azienda
A seguito della sentenza del T.A.R. dell’Umbria che annullava la proroga della concessione, Rocchetta Spa aveva deciso di impugnare di nuovo la sentenza davanti al Consiglio di Stato e chiederne nel frattempo l’immediata sospensione.
Con un provvedimento importante, e accettando la richiesta della Comunanza Agraria, il Consiglio di Stato non ha accolto la sospensiva, rendendo quindi efficace ed applicabile la sentenza del T.A.R. che conferma la scadenza della concessione Rocchetta a Febbraio 2022.
Ci auguriamo che questo atto venga correttamente interpretato anche da Regione Umbria, che proprio in questi giorni sta lavorando ad una nuova legge sulla ricerca e sfruttamento delle acque minerali.
Confidiamo che nessun ente territoriale tenti di nuovo, contro la legge, di dare in concessione terreni o corpi idrici che non sono nelle sue disponibilità, come quelli Rocchetta, ma si arrivi finalmente ad una legge regionale che dia piena osservanza delle norme e dei principi costituzionali, nel rispetto dei diritti di tutti e della tutela dell’ambiente, unico modo per riportare quell'armonia da troppo tempo mancante.
Rimaniamo a piena disposizione per la pianificazione di soluzioni condivise, e date le scadenze impellenti, ci auguriamo questo avvenga quanto prima.
immagine © Paolo Venarucci
Tags: acqua, Rocchetta, Gualdo Tadino, Usi Civici, Sentenza